Giovanni Monte, Giappone (Asia) http://monte.sakura.ne.jp
Si parla e decide di tagli per gli italiani all'estero, ma non si parla e meno si decide sugli inevitabili tagli agli sprechi delle enormi ed inutili spese che i governanti, i politici, i partiti.
E' sconfortante pensare che, in fondo, i tagli della Finanziaria 2009 ( e delle successive Finanziarie!) e le fatali conseguenze che si ripercuoteranno sui connazionali nel mondo piu` fragili e i piu` deboli e che hanno un assoluto bisogno di supporto.
Più che parlare di solidarietà sarebbe meglio parlare soprattutto di un risarcimento per un torto "Storico" subito da tanti Italiani,che invece meriterebbero questa prestazione dallo Stato in quanto giusto riconoscimento di un loro Diritto, e non come un atto di solidarietà sociale.
Tutti gli Italiani all`Estero dovrebbero sempre dover ricordare ai Parlamentari Eletti all’ Estero che, e’ compito dello stato rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale ( art. 3 ). Lo Stato sancisce anche la tutela del Lavoro all’ Estero riconoscendo la liberta’ di emigrazione e cura la formazione e l’ elevazione professione dei lavoratori, ( art. 35 ) Questi Diritti Costituzionale sono sanciti sia per cittadini in Madre Patria che per quelli sparsi nel Mondo. Quindi l’ assegno di “Riparazione Storica” e’ un diritto che dobbiamo difendere uniti”. Non sto parlando di assistenzialismo indebito come la stampa, patronati, o enti inutili, spesso parlano, ma di Diritti Costituzionali.
L'Italia e per Italia intendo tutti gli italiani residenti e non, ha bisogno – io credo - di una “Rivoluzione Culturale e Politica”, di nuove “forme di etiche”, di un nuovo modo di fare politica a favore dei cittadini (tutti) e di gestire con vera trasparenza ed efficienza le risorse umane ed economiche, tra l'altro sempre piú esigue per il clientelismo e per gli sprechi di finanziamenti che finiscono nelle tasche di pochi e mai ai veri destinatari, inclusi quelli per l’Estero.
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La mia proposta e soluzione e` che questa diffidenza (ed a volte spesso persino odio) tra connazionali si potra` riparare solo dando un deciso e forte “potere decisionale” agli Italiani residenti all`Estero ed in questo modo sara` / dovra` essere sempre la Comunita` Italiana all`Estero che ne giudichera` l`operato dei suoi propri eletti e responsabili all`Estero.
Il Cittadino Italiano all`Estero, nella sua Comunita`, deve divenire percio` un “Decision-Maker” e poter decidere sul proprio futuro, senza dover subire “tutte le negativita`” dei burocrati, portaborse e politici (made in Italy) che non sono in grado neppure di rappresentare loro stessi; ed assolutamente gli Italiani residenti all`estero non devono prendere ordini, e ne essere soggiogati a questi Partiti ed Istituzioni degradati e degradanti, made in Italy.
Gli Italiani di buona volonta, all`Estero, hanno oggi quindi l`obbligo morale ed il dovere civile di unirsi tra di loro, fuori dalle “orbite” dei partiti italiani tradizionali (siano essi di destra che di sinistra) che rappresentano le metastasi della classe politica italiana all`Estero, e che sono bel controllati da Coloro che ne rappresentano il tumore maligno di tutta la societa` italiana nel Bel Paese.
1) In ottemperanza alle regole esposte nel primo post si è proceduto ad un taglio delle parti dell'intervento contrarie alle suddette regole (regola 1)
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