Sunday, April 19, 2009

Perche` non e` importante consultare gli Italiani all`Estero per la nuova Riforma del Sistema di Rappresentanza ?

Grande preoccupazione sulla nuova "Riforma del Sistema di Rappresentanza per gli Italiani all`Estero" purtroppo e ` condivisa da tanti Italiani residenti all`Estero: questi Connazionali rimangono percio` con i piedi per terra, preparandosi al peggio.
Secondo le proposte di Legge del PDL e del PD nella “Riforma per l`Estero” IL VASSALLAGGIO (dei Com.It.Es, CGIE, Parlamentari Elletti Estero, etc..) verrebbe addirittura “rafforzato”. Il CGIE rimarrebbe “il riferimento essenziale” della Riforma e la sua posizione verrebbe “rafforzata” addirittura. Ai Com.It.Es verrebbe persino “ridotta” la loro autonia (?).Tutto cio` in sintesi significherebbe “il rafforzamento” dell`autorita` e della presenza dei partiti italiani ..... all`Estero.
Ma secondo Voi perche` nella “Nuova Riforma” non si considerano neppure “le voci” degli Italiani residenti all`Estero, mentre invece sono completamente tagliati fuori dalla discussione ? Perche` tutto viene fatto in modo cosi` oscuro, dannoso e criminale?
La verita` e` che la “vera informazione” cosi` come accade per gli Italiani dello Stivale, vogliono tenerla ben lontana e nascosta anche agli Italiani all`Estero, e cioe` da Coloro che della “Nuova Riforma” ne sono i diretti interessati.
All`Estero – fino ad oggi --, anche se ci sono tre gradi di rappresentanza ufficiali - Comites, CGIE e parlamentari –la realta` concreta e` che la rappresentanza degli italiani all’estero e` politicamente ininfluente: infatti, purtroppo anche all`estero (come in Italia) i nostri organi di rappresentanza sono stati contagiati dai mali della politica, che li hanno portato alla decadenza e alla paralisi, senza ottenere i benefici che da essa avrebbe potuto derivare.
Ho sempre sostenuto che gli Italiani all`Estero per poter divenire ambasciatori dell`Italia e della cultura italiana dovrebbero perlomeno poter decidere sul loro futuro, nel territorio di residenza all`Estero, e non farsi imbrogliare dagli altri connazionali e parassiti dello Stivale.
Conoscendo l`”etica” dei politici italiani, a mio parere la nuova "Riforma del Sistema di Rappresentanza per gli Italiani all`Estero" la “Nuova Riforma” l`approveranno velocemente in parlamento, di notte ed in silenzio, e percio` ci aspettiamo solo “sorprese negative” contro di noi Italiani all`estero.. .... Di sicuro, questi politicanti romani ci informeranno il giorno dopo, ... dopo il fatto compiuto, .... come faceva “il grande” Benito Mussolini.
Giovanni monte (Giappone (Asia)

Saturday, April 18, 2009

Assegni famigliari in Germania

Questo mese insieme agli assegni famigliari. Anche i cittadini italiani riceveranno un supplemento di 100,00€ per ogni figlio che ha diritto agli assegni famigliari.
L´abbuono é frutto di una legge approvata dal Governo Tedesco nel 2008.Appositamente per aiutare le famiglie a sopportare il caro vita. Sono pochi , ma meglio di niente.
Chi non riceve l´abbuono , potra reclamare alla cassa degli assegni familiari anche telefonicamente.
Un altro regalo del Governo Tedesco avverrá con l´occasione dell´inizio del prossimo anno scolastico. Di questo pagamento ne usufruiranno solo le famiglie che hanno i figli in etá scolastica.
Rosario Cambiano
Colonia

Thursday, April 16, 2009

Pensioni italiane pagate in Germania

Gentile Max,rispondo alla richiesta d'informazioni del pagamento delle pensioni in Germania e come è stato "risolto".Innanzitutto bisogna distinguere in pensioni erogati dall'INPS, INAIL, INPDAP e dal Ministero del Tesoro.Cominciamo da quest'ultime: l'ufficio contabile di ogni Consolato riceve la lista dei pensionati e le somme, verificata l'esistenza in vita del beneficiario, il rateo di pensione viene versato sul conto corrente.Le pensioni INPS, INPDAP e INAIL vengono versati direttamente dalla banca italiana su conto corrente del pensionato. Ogni pensionato, tra il mese di dicembre e gennaio di ogni anno, riceve il CUD per l'anno trascorso, l'informativa per l'anno nuovo con l'eventuale aumento(ci sono stati per l'anno 2009 aumenti di pensione per importi pari a 0,32€) e la richiesta del certificato di esistenza in vita. Tale certificato deve essere inviato entro e non oltre trenta giorni dalla ricezione delle lettere. Il problema è che nessun pensionato riceve l'informativa entro i 30 giorni con la conseguenza della sospensione della pensione e prima di giugno non potrà essere ripsristinato il regolare pagamento con conseguente grave disagio per i nostri pensionati. Purtroppo questa è la nostra Italia.

....

Giovanni Rizzo

Germania
In ottemperanza alle regole esposte nel primo post si è proceduto ad un taglio delle parti dell'intervento contrarie alle suddette regole

Wednesday, April 15, 2009

Lettera dalla Germania

Caro max
Io non sono una giornalista e nemmeno mi occupo di politica ma sono un inprenditrice che si e fatta da sola con tanti sacrifici .E faccio volantiarato di assistenza sociale da oltre 10 anni. Mi trovo avvolte a lottare con le istituzioni tedesche ed italiane, per fare avere i diritti, che i nostri connazionali che vivono in germania non sanno di avere e non riguarda solamente i pensionati .
Tutto ció che leggo e vivo in realtá e tanto diverso. Leggendo in questo blog mi accorgo che ancora si continua che tutto cambia per non cambiare niente ( pirandello)
Mi farebbe molto piacere avvolte leggere un qualcosa di produttivo che possa aiutare nel sostegno dei nostri connazionali /( Integrati)all estero..... si dice o si crede in ITALIA che siano integrati.
Fatto é che una persona o due non potranno cambiare nulla di ció che da tanti anni e sempre andata avanti cosi, peró io credo che se vogliamo cambiare qualcosa dovremmo farlo insieme senza guardare ció chi fa o no.... seguire le propie idee scambiandole con altri e solo cosi si puo risolvere un qualcosa. Tutto ció che ho fatto e faccio fin ora senza chiedere nulla alla mia nazione, adesso e giunta lora di aprire bocca e farci sentire. La mia motivazione e vedere che la generazione dopo la nostra cosi andrá a monte non hanno perspettive solo lamentele.

Distinti saluti dalla Germania

Loredana Petranca

Trapanese eroe in chat

Un uomo di 40 anni ha salvato la vita a un'italiana residente in Germania, che aveva deciso di suicidarsi ingerendo candeggina. Il siciliano ha avvertito la polizia locale che ha fatto partire i soccorsi. Dalla Sicilia, passando per le Marche, un trapanese di 40 anni ha salvato dal suicidio, chattando su internet, una giovane donna italiana residente in Germania, a Stoccarda, che aveva ingerito candeggina nel tentativo di togliersi la vita.

È accaduto ieri mattina all'alba. Da Trapani un ponte telefonico ha portato l'uomo ad allertare il Commissariato di polizia di Fermo, nelle Marche, e da qui, tramite la Farnesina, il Consolato italiano a Stoccarda. Secondo quanto ha riferito la polizia di Fermo, l'uomo aveva conosciuto la ragazza (madre di un bambino di pochi anni) sul web.

L'altra notte la giovane gli aveva confidato che aveva ingerito liquido tossico per farla finita. Il siciliano ha fornito nome e numero di telefono dell'amica ai soccorritori, che hanno raggiunto appena in tempo l' appartamento dove la donna vive con il suo bambino. Ricoverata in ospedale, ora la ragazza è fuori pericolo.

Cambiano Rosario

Colonia

Monday, April 13, 2009

FRANCIA, IL PAESE DELLE REGOLE ITALIA, LE REGOLE SONO COME IL TEMPO: DIPENDE....

Discorrendo con un altro emigrato a Parigi, facciamo il punto. La crisi in atto in Italia, conveniamo, potrà meglio essere combattuta se facciamo qualche paragone con il resto dell’ Europa. Dopo, sarà più facilmente possibile identificare qualche handicap di cui forse occorrerà liberarsi.
L’ amico mi dice “le nostre regole sono antiquate”. Gli rispondo: “Prima di dire che abbiamo delle regole, dimostrami che esse non stanno solo sulla carta, ma sono applicate”. Come é in genere nei Paesi della U.E.
......
L’ esempio francese.
Nella cultura e nel DNA dei Francesi ci sono geni latini e geni germanici .... Dai latini i Francesi hanno ereditato una certa tendenza alla confusione .... Ma la loro logica, molto diffusa in ogni angolo del Paese, forse dovuta anche al posto privilegiato che la matematica ha nell’ insegnamento, ha permesso loro di ridimensionare questa tendenza alla confusione. Anche per il grande uso, sempre di derivazione germanica, della disciplina. E con l’ inquadramento di ogni situazione sociale in una casistica o in un quadro esplicativo. E, infine, con molta regolamentazione.
Nella vita sociale francese, a ogni situazione ci puo’ essere la relativa regola da seguire. Tante regole sembrano inalterate da decenni. Esse infatti danno risultati costanti e possono ostacolare le evoluzioni. Di conseguenza, la vita di un Francese (o almeno di un parigino) non é semplice. Anche perché i Francesi le seguono, le regole. Sarà questo il motivo per cui i Francesi sono stati definiti degli “Italiani di cattivo umore” ? A Parigi, infatti, il cattivo umore é facilmente visibile.
La stampa nazionale parla del problema, coll’ avvento della U.E., della mancanza di creatività e d’ iniziativa. Con ripercussioni sul quadro economico. Ma non spiega come la creatività e l’iniziativa potrebbero svilupparsi nel Paese delle regole. Nel Paese dove, in classe, é spesso mal tollerato che un alunno prenda la parola.
Ci si accorge anche, a Parigi, che le variazioni di comportamento fra diverse persone sono limitate. Mi sono persino chiesto se ci sono variazioni nei processi mentali di persone diverse, le quali seguono, con costanza e convinzione, le stesse regole.
Ma le regole sono troppe. Persino gli alberi dei giardini pubblici sono soggetti ad una regolamentazione. Come le intelligenze sono modellate (si potrebbe dire stampate) dal sistema scolastico, granitico, quasi staliniano (il cui più grosso problema é l’échec scolastico), cosi gli alberi sono standardizzati dai giardinieri. Nei giardini prevalgono i coni e i cubi. Con un po’ di fantasia, un giardiniere puo’ arrischiare una sfera. L’ incanto della natura, dello sviluppo vegetale, con tali eccessi, ha difficoltà ad apparire. Ma, per un Francese, i giardini devono essere cosi, inquadrati. Come la loro vita.

L’ esempio italiano
Uno dei motivi per cui la società italiana funziona sempre meno (in talune regioni c’é oggi un’ evoluzione, negativa purtroppo): ognuno puo’ farsi la sua interpretazione personale delle regole. Severgnini ha scritto “tanti Italiani si fanno il proprio codice à la carte”. In tante situazioni sociali, la reazione del sistema alla richiesta del cittadino é, troppo spesso, imprevedibile. Quando non nulla. Un altro fattore che concorre alla inaffidabilità sociale in aumento, ormai. Purtroppo non é il solo.

La mia valutazione: se le nostre regole fossero scritte come in Francia, chiare, precise, indiscutibili, metalliche, una sola interpretazione, allora gli Italiani forse le seguirebbero. Ma per poter arrivare a tanto, parecchie condizioni sarebbero necessarie. La prima: condannare ed estirpare il doppio linguaggio (in pratica, avvicinarsi all’ Europa). Il quale é una delle tante fonti della inaffidabilità sociale odierna. Occorrerebbe imparare che c’é una sola verità. E anche una sola giustizia. Sarà possibile ? Per ora no, bisognerebbe, io credo, prima eliminare la confusione. Il casino cioé. Ma non é la sola condizione, ce ne sono ben altre.
Se la società italiana si avviasse verso la chiarezza di espressione (cristalclear), ne avremmo alcune conseguenze. .....
Ma, sopratutto si potrebbe dire agli Italiani: le regole ora sono chiare, seguitele. Si potrebbe allora cominciare con la severità, buttando dalla finestra l’ impunità garantita.
Italiani e Francesi, popoli cugini. Fratelli, non direi, siamo agli opposti. E se collaborassimo in qualche settore ? ....

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr

1) In ottemperanza alle regole esposte nel primo post si è proceduto ad un taglio delle parti dell'intervento contrarie alle suddette regole (regola 1)

E´ il vecchietto dove lo metto diceva una vecchia canzone

All´inizio sembrava una legge che nessuno dei Parlamentari avrebbe votato si ,é non sarebbe stata approvata invece e´stata approvata.

Nel passato 2008 e´stata approvata una legge dal Governo italiano, che per avere diritto alla pensione sociale bisogna avere almeno 10 anni di residenza nel territorio italiano.

La legge mira ad impedire al rientro di tutti quei poveri emigrati che avendo raggiunto all´Estero l´etá pensionabile e trovandosi nella situazione che con

la pensione pagata dal Governo all´estero dove essi risiedono ,non riescono a raggiungere la fine del mese.

Questi italiani all´Estero se decidono di rientrare in Italia e chiedere la pensione sociale erogata dal

Governo italiano che allo stato attuale ammonta a 710 Euro. Chiarisco: se un emigrato/a italiano

raggiunge una pensione contributiva di 600 euro, nello stato dove lui ha lavorato, con la vecchia legge; il Governo italiano gli dava i rimanenti 110 euro.

Invece adesso deve aspettare 10 anni per avere questo diritto.

La pensione viene negata se non si hanno almeno 10 anni di residenza in italia.Ovviamente i piu colpiti sono chi non raggiunge i 700 euro di pensione e chi li supera

di poco : Pensare al ritorno e piu che giusto,

Calcolando che al proprio paese, se si é proprietario di un mono locale ,erditato dai genitori o comprato con i propri risparmi, quindi esente d´affitto.
Aggiungendo a questo calcolo che: la temperatura non é fredda cosí come nei paesi nordici,il che vuole significare :risparmio di energia per i riscaldamenti che nel
Nord Europa raggiunge il 30% dell´affitto.
Tenuto conto del tenore di vita un po basso rispetto i luoghi dove hanno trascorso la loro giovinezza.
Anche se lo Stato estero nel momento che si trasferiscono all´estero, riducono la pensione fino al 10%.
Riuscirebbero ad avere una tranquilla vecchiaia ed arrivare alla fine del mese. Invece dal 2008 é quasi impossibile.

Rosario Cambiano

Colonia

Sunday, April 12, 2009

All`Estero dovrebbero decidere solo gli Italiani all`Estero, e non Quelli dello Stivale

Giovanni Monte, Giappone (Asia) http://monte.sakura.ne.jp

Si parla e decide di tagli per gli italiani all'estero, ma non si parla e meno si decide sugli inevitabili tagli agli sprechi delle enormi ed inutili spese che i governanti, i politici, i partiti.
E' sconfortante pensare che, in fondo, i tagli della Finanziaria 2009 ( e delle successive Finanziarie!) e le fatali conseguenze che si ripercuoteranno sui connazionali nel mondo piu` fragili e i piu` deboli e che hanno un assoluto bisogno di supporto.

Più che parlare di solidarietà sarebbe meglio parlare soprattutto di un risarcimento per un torto "Storico" subito da tanti Italiani,che invece meriterebbero questa prestazione dallo Stato in quanto giusto riconoscimento di un loro Diritto, e non come un atto di solidarietà sociale.

Tutti gli Italiani all`Estero dovrebbero sempre dover ricordare ai Parlamentari Eletti all’ Estero che, e’ compito dello stato rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale ( art. 3 ). Lo Stato sancisce anche la tutela del Lavoro all’ Estero riconoscendo la liberta’ di emigrazione e cura la formazione e l’ elevazione professione dei lavoratori, ( art. 35 ) Questi Diritti Costituzionale sono sanciti sia per cittadini in Madre Patria che per quelli sparsi nel Mondo. Quindi l’ assegno di “Riparazione Storica” e’ un diritto che dobbiamo difendere uniti”. Non sto parlando di assistenzialismo indebito come la stampa, patronati, o enti inutili, spesso parlano, ma di Diritti Costituzionali.

L'Italia e per Italia intendo tutti gli italiani residenti e non, ha bisogno – io credo - di una “Rivoluzione Culturale e Politica”, di nuove “forme di etiche”, di un nuovo modo di fare politica a favore dei cittadini (tutti) e di gestire con vera trasparenza ed efficienza le risorse umane ed economiche, tra l'altro sempre piú esigue per il clientelismo e per gli sprechi di finanziamenti che finiscono nelle tasche di pochi e mai ai veri destinatari, inclusi quelli per l’Estero.

.......
La mia proposta e soluzione e` che questa diffidenza (ed a volte spesso persino odio) tra connazionali si potra` riparare solo dando un deciso e forte “potere decisionale” agli Italiani residenti all`Estero ed in questo modo sara` / dovra` essere sempre la Comunita` Italiana all`Estero che ne giudichera` l`operato dei suoi propri eletti e responsabili all`Estero.

Il Cittadino Italiano all`Estero, nella sua Comunita`, deve divenire percio` un “Decision-Maker” e poter decidere sul proprio futuro, senza dover subire “tutte le negativita`” dei burocrati, portaborse e politici (made in Italy) che non sono in grado neppure di rappresentare loro stessi; ed assolutamente gli Italiani residenti all`estero non devono prendere ordini, e ne essere soggiogati a questi Partiti ed Istituzioni degradati e degradanti, made in Italy.

Gli Italiani di buona volonta, all`Estero, hanno oggi quindi l`obbligo morale ed il dovere civile di unirsi tra di loro, fuori dalle “orbite” dei partiti italiani tradizionali (siano essi di destra che di sinistra) che rappresentano le metastasi della classe politica italiana all`Estero, e che sono bel controllati da Coloro che ne rappresentano il tumore maligno di tutta la societa` italiana nel Bel Paese.

1) In ottemperanza alle regole esposte nel primo post si è proceduto ad un taglio delle parti dell'intervento contrarie alle suddette regole (regola 1)

Lettera dalla Germania

Carissimi connazionali tutti
Oggi pasqua Mi sono detta sara bello leggere le e mail ricevute dai miei connazionaliche vivono all esteroChissa come saranno buoni oggi forse potro leggere qualcosa di buono ecostruttivo Sono rimasta delusa ancora una volta niente di tutto cio`
Sempre le solite lagne destra ,sinistra ,centro,io buono tu cattivo Scusate ma non vi sembra di diventare noiosi?Invece di accusarci l uno con l altro di cose fatte e non. Cerchiamo di occuparci davvero di chi ha dato il voto nella speranza di essere ascoltatoed essere seguito nel difficile percorso di integrazione Oggi pasqua come sarebbe stato bello . Auguri sinceri
LOREDANA Petranca

Lettera dalla Francia

Caro Max,
vivo presso Parigi. Non vedo molti Italiani, anche se so che a Parigi ce ne sono.
Da Italiano in Francia, ho il piacere :
- di vivere in un Paese ove i diritti si realizzano; ove la qualità delle istituzioni va da "soddisfac." a "ottimo";
- essendo Europeo, ho gli stessi diritti di un Francese.

In merito alle lamentele di Italiani all’ estero, la sola lamentela che ho :
- quando entro in un servizio o istituz. italiana (consolato, istit. di cultura) sento immediatamente il fastidio di vedere cio' che fuori del portone non esiste : menefreghismo, lentezza, qualità scadente del servizio.

IL DEGRADO ITALIANO

Sono uno (il solo ?) che a cercato a lungo le cause primarie delle incapacità sociali italiane, confrontando con l'Europa.
La recessione attuale è stata causata dalla poverissima qualità del lavoro dei pubbl. dipendenti e dei politici .... La ho prevista (e lanciato l'allarme su Inter.) con anni di anticipo. La previsione era facile : sarebbe bastato misurare la lottizzazione in aumento.... Ma io ho fatto altro.
Alcune delle mie conclusioni:

- il sistema Italia, da solo e nelle presenti condiz. sociali, non puo' raddrizzarsi. Il deragliamento è troppo largo e lungo e gli Italiani non ne conoscono (non cercano) le cause;
- se un giorno il sistema Italia volesse raddrizzarsi, esso avrà bisogno dell'esperienza e delle capacità degli Italiani estero. Abbiamo quindi una responsabilità, che è legata al fatto di avere (molti di noi) delle capacità profess. che in Italia non ci sono...!
- non si puo' capire la recessione italiana, senza osservare la crisi sociale galoppante.

Se vuoi, dammi una reazione sulle mie affermazioni. Potrai consultare il mio saggio (uscito in ital. e in francese) (V. All. "Recensione").

Intanto ti invio un testo breve "Chiavi per capire", che pone il problema.

SERVIZI NAZIONALI

SE alcuni di voi si lamentassero dei servizi consolari (o altro) inadeguati, allora sappiate che :
- gran parte della funzione pubbl. italiana non sa lavorare, è troppo corrotta, lottizzata, senza formazione seria. Ve lo dice chi ha tenuto i contatti col minist. P.T. per 14 anni , fino all' 82..., per conto di un'azienda IRI.
- più di tanto la funzione pubblica non potrà, finché il problema non sarà risolto a monte, affrontando il PROBLEMA SOCIALE a livello nazionale..! Se consulti l'All. "Barca va", giornale tenuto per qualche anno, potrai percepire quale è la qualità della funzione pubblica italiana.
Ho in mente di scrivere un commento sui 190 morti abbruzzesi. Se lo faro', il titolo sarà :"Lo Stato assassino". Ho parlato con un costruttore di Pescara. A mia domanda, ha risposto :"Forse un 50 % dei costruttori non applica i criteri antisismici definiti dalla legge apposita". Si è saputo che i controlli spesso non esistono. Il Genio Civile prende bei stipendi e chiude gli occhi troppo spesso (prende mance ?). Se avessi in famiglia un morto in Abbruzzo, sotto una casa moderna sbricciolata, citerei in giudizio lo stato. Lo Stato in Francia si scrive con la maiuscola. Cio' è giustificato, perché dà dei servizi di qualità, quasi sempre. Quando c'è una cosa scassata; se ne discute per decidere cosa serve ! In Italia non si discute, perché gli Italiani hanno (forse da sempre ?) l'abitudine all'abuso dei poteri sui cittadini e sulle risorse dello stato.. !
........
Molti saluti.
Antonio Greco


1) In ottemperanza alle regole esposte nel primo post si è proceduto ad un taglio delle parti dell'intervento contrarie alle suddette regole (regola 1)

Saturday, April 11, 2009

Lettera di un padre di un detenuto italiano all’estero

Caro Max, come al solito grazie, colgo al volo la tua richiesta e vado al dunque, anche se tu conosci perfettamente la mia storia, come tanti concittadini che ti seguono e che hanno imparato così la storia di Angelo ma meglio sarebbe la storia dei tanti cittadini Italiani dimenticati, ossia la lotta che sto portando avanti da ben 2 anni per Angelo mio figlio detenuto in India, ingiustamente e contro ogni logica del Diritto Internazionale e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ....

Nel rendiconto di Amnesty International 2008 al paragrafo RENDITION si fa riferimento a Abou El Kassim Britel (cittadino Italiano arrestato in Pakistan nel 2002 e tuttora imprigionato in Marocco) che è uno dei circa 3000 cittadini Italiani detenuti nel mondo e per i quali mi batto per quello che posso e riesco, ....

La vita umana conta poco. Procediamo con ordine, sono stati 2 anni il 9 marzo u.s. che porto avanti questa battaglia nel cercare di far emergere quanto succede ai circa 3000 cittadini Italiani detenuti nel mondo a vario titolo, s’intende fra questi la stragrande maggioranza sono residenti in quei paesi dove detenuti e anche rei confessi, ma c’è anche gente come mio figlio Falcone Angelo, 27enne al momento dell’arresto, incensurato, al suo primo viaggio per turismo all’estero, trovatosi proiettato suo malgrado in una storia irreale che mai avrebbe potuto immagine gli succedesse, roba da film tipo “fuga di mezzanotte” tutta la sua storia sul blog da me tenuto http://giovannifalcone.blogspot.com .
Ma in breve, Angelo e il suo amico italiano arrestato con lui, alloggiavano a pagamento in una casa privata, pochi euro al giorno per pensione completa, la sera intenti ad andare a letto la polizia fa irruzione sottoponendo tutti a perquisizione personale e degli effetti personali senza rinvenire nulla, portati in caserma e trattenuti per circa 24 ore in assenza di un avvocato e interprete, costretti con modi coercitivi a firmare una dichiarazione in lingua Indi preparata dalla sola polizia e in assenza dei ragazzi, dichiarazione dalla quale risulta tutto l’incontrario e a causa della quale sono stati poi condannati, .....
Nulla e nessuno può immaginare la loro e nostra sofferenza per quanto, loro costretti in condizioni, rispetto alla nostra cultura e modi di vita, disumane, infatti da subito hanno contratto l’epatite virale e infezioni di ogni genere, è dimagrito tantissimo, per ultimo ha avuto grossissime difficoltà di deambulazioni dovute a problemi ai menischi e tanto altro ancora, costretti a dormire per terra e lavarsi tutti insieme ad una fontana nel cortile. Noi a casa a combattere con problemi di ogni genere, dalle nostre Autorità Consolari, alle Autorità Indiane, basti pensare chi oggi sono oltre 5 mesi che ci vietano colloqui telefonici con Angelo, dicono che le loro Leggi lo vietano, pensate è stato condannato a 10 anni duro carcere e non sappiamo quando potremo e se potremo almeno parlarci. Ma ancora da affrontare i seri problemi con gli avvocati del posto, la lingua straniera, e tantissimo ancora e per tutto questo sei lasciato solo con te stesso, a quello che riesci e puoi fare se ne hai le capacità e i mezzi economici che vi giuro sono incertissimi, parliamo di decine e decine migliaia di euro, c’è gente ridotta al lastrico senza per altro poter intravedere la fine di tutto.
Le nostre Autorità tutte che con indifferenza totale nulla fa, i giornali, le TV che assolutamente non si degnano mai di aprire questo capitolo, siamo gente abbandonata, .......
...... e dei detenuti all’estero che paghiamo regolarmente le tasse allo Stato Italia e a noi neanche un centesimo. Ecco questo è quello che ci succede, ma non è tutto perché .... siamo del tutto abbandonati anche dalla cara Chiesa, io personalmente sto portando avanti anche questa lotta e lo potete desumere dagli articoli del mio blog.
Cari concittadini all’estero, non vorrei per questo allarmarvi, ma questa è la realtà, so che in tanti politici visitano gli Italiani residenti all’estero, ma mi chiedo e chiedo a voi, è mai andato qualcuno a bussare alla porta di un carcere straniero per visitare un nostro cittadino? solo qualcuno e per poco, ma anche solo in un ospedale dove qualcuno è ricoverato in condizioni di abbandono?
Giovanni Falcone

(L’ amico Giovanni combatte da anni una battaglia per suo figlio, detenuto italiano all’estero. Si tratta di una tematica che riguarda anche noi cittadini italiani residenti all’estero, non foss’anche perche’ potremmo trovarci in una situazione simile a suo figlio. L’assenza di interventi delle istituzioni italiane e’ disarmante. Rimandiamo la palla al nostro Ministero degli Esteri).
Max Bono

Lettera dall'Italia

Ciao Max, in italia dei problemi degli italiani all'estero non ne sa niente nessuno... in televisione non se ne sente parlare mai e i giornali soprattutto in questi tempi di crisi se ne leggono pochissimo, me compreso. Inoltre non sono capace di scrivere, non sono un giornalista e neppure mi piace farlo... e non ho neppure il tempo di farlo... mi dispiace, non riesco neanche a seguire le mie cose... :Buona Pasqua Max!
Leonardo Tencati

La email di Leonardo la dice lunga sul fatto che gli italiani all'estero e le loro problematiche sono sconosciute in Italia. Il nostro forum serve propio a riempire questo vuoto di informazioni

Max Bono

Considerazioni sulla nomina di Di Biagio(AN) dalla Germania

.....
Picchi (F.I.), lasciato da solo e´ stata una facile preda per Alleanza Nazionale. Nel 2006 avevamo un tale che pubblicizzava per prendere i voti : " ho la benedizione del pres. Berlusconi." Berlusconi mi ha nominato .... per l´estero. A momenti nelle ultime del 2009 non lo mettevano neanche in lista:
Meno male che era benedetto da Berlusconi.Ma rappresentava un grande concorrente e stava in F.I. Il resto si capisce da se. L´on. Zacchera(AN) nella qualita´ di responsabile per l´Estero insieme alla Sen. Contini (F.I.)- " ha nominato una signora responsabile del PdL in Germania ".
.... Berlusconi , a mio avviso , Di Biagio neanche lo conosce. .....
A mio avviso Non é Fini che ha consegnato AN a F.I. Ma é AN che sta prendendo il comando su F.I. ......
Anche se i big di F.I intervistati in TV dicevano in il contrario,ma si capiva che sono costretti a dire il contrario di quello che pensano.
.... Tutte queste congratulazioni pubblicate , a mio avviso , sono delle maledizioni. Il nominato sicuramente , dal modo in cui le orecchie gli fischiano se ne sará accorto. Chiaramente ognuno a casa sua é padrone di nominare anche il gatto domestico. La cosa che disturba é: le falsita´che vengono dette.Vicino agli italiani, per gli italiani etc. Tutti comunicati sono facilmente rileggibili nei vari siti Internet. Caro Di Biagio -"Se il cuore ti batte forte forte, non pensare subito che sia AMORE......... potrebbe essere un infarto!!
Potrei continuare.. ma preferisco , per il momento passare la parola.

Rosario Cambiano

Colonia
( 1)In ottemperanza alle regole esposte nel primo post si è proceduto ad un taglio delle parti dell'intervento contrarie alle suddette regole
2) l’opinione di Rosario e’ libera e in quanto tale e’ pubblicata. Sollecitiamo l’on Di Biagio e gli altri rappresentanti di Forza Italia e Alleanza Nazionale a prendere posizione sul commento di Rosario. Rosario e’ un emigrato di lunga data in Germania e sicuramente come cittadino italiano ha diritto ad un contraddittorio con i suoi rappresentanti all’estero. Per una ragione di democrazia sono sicuro che i rappresentanti eletti non saranno da meno di rosario ed esprimeranno le loro idee in questo che e’ l’unico vero forum per gli italiani all’estero).

Max Bono

Friday, April 10, 2009

Intervento dall' Australia

Salve a tutti,
Scrivo da Sydney e sono una delegata del Partito Democratico. Quindi parlo da una posizione opposta a quella, presumo, della maggior parte degli inclusi in questa mail.
Vi ringrazio per questo scambio di opinioni all'insegna del rispetto e di un sentimento sincero per il nostro Paese.
Stiamo dimostrando che il 'confronto' si può fare se il fine è il 'bene' dell'Italia e degli italiani.
Quando a noi italiani all'estero venne concesso di votare i nostri rappresentanti nel Parlamento Italiano, nutrii qualche perplessità.
La ragione mi diceva che uno vota nel paese dove paga le tasse. Ma la legge era stata approvata e allora:" Cerchiamo di dare quello che noi dall'estero possiamo dare" mi sono detta.
Secondo me, il primo modo in cui i nostri rappresentanti potevano contribuire, era ‘esportare’ in Italia idee e modi diversi di 'fare politica'. In particolare dall'Australia potevano portare i vantaggi del Bipolarismo, quindi di un sistema basato su posizioni nette, chiare di due schieramenti, in cui l'elettore sa sempre per chi e per che cosa vota.
Gli eletti, a loro volta , sono responsabili per le promesse fatte in campagna elettorale e non possono giustificarsi se queste non vengono mantenute.
Anche per questo ho accolto con entusiasmo l'idea del Partito Democratico che, con coraggio e per primo, ha concretamente contribuito alla semplificazione del sistema partitico in Italia.
Ovviamente il PD significa molto di più, ma questa non è la sede per spiegarlo.
Come alcuni di voi hanno sottolineato, il bilancio dell’attività dei nostri parlamentari eletti all’estero, di tutte le componenti politiche, è complessivamente deludente.
Colpa loro? Mi domando se anch'essi non abbiano le mani incatenate.
Temo che alla classe politica italiana, come dice Giovanni Monte, nè da destra nè da sinistra, degli italiani all'estero, non gliene importi più di tanto.
.......
Scusatemi, ho voluto chiarire la mia posizione prima di aderire alla proposta di Max, di cui ho letto alcuni interventi e ne ho apprezzato obiettività, chiarezza e ‘cuore’. A condizione che, come dice Max, sia un giornale che, nel rispetto delle nostre convinzioni, apra una rete di informazioni, riflessioni, analisi su fatti locali e italiani, attraverso un dibattito costruttivo tra noi italiani all'estero.
Da tempo diciamo che non siamo un peso per l'Italia, bensì una risorsa.
Dimostriamolo!
Buona Pasqua a tutti
Concetta Cirigliano Perna

(In ottemperanza alle regole esposte nel primo post si è proceduto ad un taglio delle parti dell'intervento contrarie alla suddetta regola 4)

Italiani e discendenti in America Latina

Racconterò una storia (vera). Sono entrato a far parte del movimento italiano nel 2004 quando, eletto al Com.It.Es Recife - Brasile, ne sono stato indicato presidente. Sono passati cinque anni appena, ma allora tutto era diverso. Quando si parlava dell'italiano all'estero, quello che veniva in mente erano gli italiani nati in Italia che per qualche motivo vivevano all'estero. I discendenti non venivano considerati, erano visti come opportunisti che volevano un passaporto europeo, e che neanche l'italiano parlavano. Erano pseudo-italiani. Ma fatto sta che una legge chiara determina che noi, i discendenti, parlando o non parlando l'italiano, siamo italiani. E tanti hanno esercitato il diritto di avere riconosciuta la loro cittadinanza italiana. Allora gli italiani con gran sorpresa hanno scoperto che la maggior parte degli italiani del Sudamerica erano discendenti di italiani e che tantissimi di loro non conoscevano l'idioma. E si sono dati da fare per cambiar la legge, introdurre restrizioni a questo diritto, il governo Prodi addirittura, ma era tardi, la legge c'era e buonanotte. La legge sulla cittadinanza e quella elettorale ci concedono di votare i nostri rappresentanti e sono appunto state create per quegli italiani che sono emigrati dopo la seconda guerra, e sono stati tantissimi, e le loro famiglie. Sicuramente, se il Parlamento italiano avesse la sfera di cristallo, se avesse immaginato cosa sarebbe oggi l'America Latina, questa legge sarebbe stata ben meno generosa e di certo non riguarderebbe pure gli italiani già integrati nei Paesi dove sono nati e tanto meno i discendenti di terza o quarta generazione. Però modifiche e restrizioni avrebbero a che fare con enormi difficoltà giuridiche.Racconto questa storia solo per dimostrare che saremo noi, i discendenti, a determinare il futuro in Sudamerica. Vogliamo soluzioni per le file della cittadinanza, vogliamo una rete consolare efficiente, vogliamo essere italiani di fatto, rispettati e riconosciuti come tali? Allora cosa dobbiamo fare? La domanda è fatta.

Salvador Scalia
presidente del Comites di Recife e presidente dell’Intercomites in Brasile

Salve a tutti gli italiani nel mondo

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